Per determinare il Fattore di Protezione ai raggi Ultravioletti (UPF) è necessario avvalersi di metodi di misurazione standardizzati e test specialistici come quelli eseguiti da Centrocot che è membro dell’Associazione Internazionale di Prova per la protezione ai raggi UV.
Per fornire ai consumatori un valore di UPF affidabile, occorre tenere in considerazione le sollecitazioni particolari a cui è sottoposto un tessile protettivo dai raggi UV durante l’uso.
Nel caso, ad esempio, dei capi di abbigliamento il fattore di protezione UV è ampiamente condizionato dal tensionamento del tessuto durante l’indosso, dalla bagnatura derivante dal sudore o dall’acqua di mare e naturalmente dall’usura e dai lavaggi di manutenzione.
Questo standard prevede il calcolo dell’UPF effettuando le misure sia sul tessuto nuovo, sia sul tessuto sottoposto alle principali condizioni di uso, ossia tensionamento, bagnatura, abrasione, lavaggio ad acqua, lavaggio a secco (se applicabile).
L’International Association for Applied Test UV Protection, raccomanda la misurazione del fattore di protezione UV secondo le indicazioni dell’UV Standard 801 per tutti i tessili.
Il valore di UPF finale, dichiarato al consumatore, è il peggiore tra quelli ottenuti dopo le diverse sollecitazioni, fornendo in tal modo al consumatore la massima affidabilità relativa al capo di abbigliamento che indossa.